Conosciamo meglio le 5 compagnie finaliste dell’Ankon d’Oro: la Compagnia Giardini dell’Arte

Conosciamo meglio le 5 compagnie finaliste dell’Ankon d’Oro: la Compagnia Giardini dell’Arte

Ed eccoci al secondo appuntamento con le 5 compagnie finaliste del festival di teatro amatoriale Ankon d’Oro – Premio Carlo Urbani, e con gli spettacoli che porteranno in gara, in attesa di vederli tutti dal vivo sul palcoscenico dell’Anfiteatro Romano di Ancona.
Oggi è la volta della Compagnia Giardini dell’Arte – Teatro dell’Inutile di Firenze, che all’evento anconetano porterà in scena un classico di un autore estremamente prolifico del teatro contemporaneo americano, il grande Neil Simon: “Un giardino di aranci fatto in casa”, una commedia agrodolce che ha avuto anche una trasposizione cinematografica nel 1982 per la regia di Herbert Ross, interpretata dal grande Walter Matthau.

La Compagnia Giardini dell’Arte: ve la presentiamo con le sue stesse parole…

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“Chi siamo: esigenze artistiche, legame affettivo, comune formazione teatrale. Stima, comprensione, intesa, impegno. Lo stesso amore per il teatro. Sono questi gli elementi che ci tengono uniti.
Siamo in 4 a tenere le fila (ovvero a ideare, decidere, organizzare, gestire, coordinare; scegliamo i testi, troviamo gli spazi e le rassegne, andiamo in scena). Ma in questo fermento che cerchiamo ogni volta di sviluppare coinvolgiamo persone, prima di tutto, con cui ci troviamo bene. Attori, fotografi, tecnici, musicisti, etc. in gamba. Grazie a loro i nostri progetti sono stati portati e vengono portati avanti.

Dalla prima produzione nel 2010 (“La gatta sul tetto che scotta” di Tennessee Williams), sono seguite altre produzioni ancora che hanno spesso ottenuto significativi riconoscimenti in vari concorsi regionali e nazionali. Con un grazie particolare al Teatro dell’Inutile con il quale si consolida nel 2014 una ancora più stretta collaborazione”.

Lo spettacolo in gara: “Un giardino di aranci fatto in casa”, di Neil Simon.

Hollywood. Herbert Tucker, indolente ed apatico uomo di mezza età, vive un momento di crisi creativa nella sua professione di sceneggiatore. La depressione che lo attraversa, lascia spazio soltanto a giornate trascorse a scommesse su improbabili cavalli e partite di baseball. Anche la saltuaria relazione con Steffy è segnata da una forte discontinuità.

Tutto sembra sospeso nella sua vita , quando bussa alla porta “l’uragano” Libby, figlia diciannovenne frutto del primo matrimonio newyorkese, interrotto sedici anni prima. Il primo impatto è devastante e i coloriti scontri verbali non tardano ad arrivare. La contagiosa vitalità di Libby però, cela insicurezze e paure che la ragazza si trascina da sempre, e ben presto si capirà come il viaggio intrapreso non sia, come sembra, la richiesta di aiuto per entrare nel mondo del cinema, bensì il desiderio di ritrovare un padre.

Con l’aiuto di Steffy, i due supereranno gli ostacoli iniziali e riusciranno a ritrovarsi e conoscersi, fino ad uscire dalle proprie solitudini consolidate.

Ancora una volta la sapiente penna di Neil Simon racconta una storia quotidiana, nella quale l’autore newyorkese ha la forza di trascinarci con quella grazia che gli è abituale. Una storia coinvolgente ed emozionante, che ha la capacità di farci sorridere all’interno di una tematica che è anche lo spunto per una riflessione sulla nostra vita.

Con: Luisa di Valvassone, Aldo Innocenti, Silvia Moneti

Regia: Marco Lombardi

In scena durante l’Ankon d’Oro: mercoledì 30 luglio 2014, ore 21,00.