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Che teatro facciamo

Ci piace puntare su un tipo di teatro contemporaneo.
Su storie intense ed avvincenti.

Su narrazioni appassionanti in cui lo spettatore possa ritrovarsi e rispecchiarsi.
Ci stimola il teatro che fa pensare, riflettere, discutere e dibattere.
Ci prende il teatro che sor-prende
Prediligiamo un teatro con pochi personaggi anche se non vogliamo che questo sia un limite.

Scegliamo un teatro che ci dia la possibilità di concepire scenografie minimali o persino inesistenti ma sempre intelligenti.

Perché il teatro è finzione e ciò che conta alla fine è ciò che riusciamo a trasmettere al pubblico, anche in pochi anche con poco.

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Che testi scegliamo

Non importa che siano nazionali o stranieri, l’importante è che sappiano parlare con forza al cuore e con decisione alle coscienze
Ci entusiasmano le sfide, motivo per cui la scelta ricade spesso su testi che in pochi prima di noi hanno affrontato.

Abbiamo la convinzione che ci siano ottimi scrittori contemporanei, fra questi scegliamo testi che immaginiamo possano diventare dei grandi classici nel tempo avvenire...chissà se avremo ragione?
Puntiamo su testi capaci di scatenare la nostra fantasia e la voglia di raccontare.
Immaginiamo sempre la reazione del pubblico fin dalla prima lettura e di rado ci sbagliamo.
Crediamo fortemente sull’importanza dell’originalità di ciò che affrontiamo.
Ci lasciamo meravigliare dall’incredibile alchimia fra testo-compagnia e attori-personaggi.

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Tanto tempo fra una produzione e l'altra

Che dipenda dal tipo di teatro che vogliamo fare, dalle caratteristiche di ciò che ci aspettiamo da un testo.
Oppure sarà semplicemente perché il tempo da dedicare a questa attività è comunque limitato per ovvi motivi.

Vuoi anche perché ogni nuova fatica vogliamo che sia prima di tutto gioiosa al di là delle tematiche affrontate di volta in volta nei testi.
Sarà anche perché da quasi 10 anni a questa parte gli spettacoli che abbiamo prodotto sono ancora in cartellone e ancora richiesti.
Sta di fatto che mediamente trascorrono dai 3 ai 5 anni, almeno per ora, prima di affrontare la produzione di un nuovo spettacolo teatrale.

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Cosa non capiamo

1- La politica della concessione dei diritti all'utilizzo di un testo ad una compagnia non professionistica.
Quest'ultima prevede la possibilità di concedere e/o revocare i diritti all'utilizzo di un testo teatrale da parte degli aventi diritto in qualunque istante.
Ciò senza tenere conto dell'effettiva spendibilità di una compagnia amatoriale e soprattutto: dei danni devastanti che una concessione e successiva revoca dei diritti provoca ad un soggetto non professionistico.

2- Lo spiccato disordine nella regolamentazione del funzionamento del teatro non professionistico.

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Cosa sognamo

Dopo aver avuto la fortuna di recitare in tantissime sale e teatri in casa e in giro per l'Italia, dopo 30 anni e oltre di attività, crediamo di meritarci, almeno per una volta, la ribalta del teatro più importante della nostra città di Ancona.
Recitare sul palco del teatro delle Muse è e rimane uno dei nostri sogni più importanti.

Oltre alle Muse sognamo un giorno di avere la possibilità di gestire un piccolo spazio tutto nostro in cui poterci finalmente sentire a casa.

E infine non dimentichiamo la nostra idea di Festival nazionale di teatro in lingua ad Ancona, quall'Ankon d'oro premio Carlo Urbani, che da ambizioso progetto e rodato meccanismo, in due anni è passato da sogno a realtà e viceversa.

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Privi di una sede ma non della passione

Nati nel 1987 in prosecuzione del teatro fatto a scuola alle Luigi Mercantini di Palombina Nuova di Ancona, il teatro è continuato in quella sede per circa 22 anni con un reciproco e proficuo scambio di “servizi” che c'ha fatto crescere come persone e nascere come compagnia.
Poi la graduale quanto inesorabile 'uscita' iniziata con la limitazione nell'uso degli spazi fino, ironia della sorte, allo sgombero generale di inizio 2017 a seguito del sisma.

Nonostante tutto anche a costo di provare nelle nostre case, la nostra idea di teatro prosegue, privi di un punto di riferimento ma comunque, a dispetto delle difficoltà, pieni di passione e di voglia di stupire ancora.

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