Un sogno ad occhi aperti

 

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Dopo tanta attesa, dopo aver aspettato chi non ha potuto mollare le proprie scadenze di lavoro e di (beato lui) vacanza, finalmente è arrivato il giorno tanto atteso e cioè quello che sancisce l’autoriconoscimento ad aver partecipato ad una sfida teatrale.

Dal 27 Marzo, data del debutto di “12” siamo riusciti a riunirci tutti a casa di Dario, solo il 25 maggio scorso dopo la bellezza di quasi due mesi, per rivederci all’azione attraverso il dvd.

Come capita spesso in questi frangenti non sono mancate le autocritiche e i “non me posso sentì”…;-),oltre ai “quanto sei stato bravo”, “che bell’effetto” e giù di lì.

Tutto sommato cercando di mantenere l’obiettività sempre difficile quando si tratta di giudicare se stessi, all’unanimità ci siamo conferiti un voto che viaggia decisamente sopra la sufficienza.

Dopo quasi 11 mesi di lavoro e di fatiche per uno spettacolo tanto ambizioso, è un risultato che in ogni caso ci soddisfa, anche se personalmente sono più che sicuro che abbiamo le qualità per crescere ancora in credibilità e affiatamento.

Alla fine della piacevolissima serata si è verificato un fatto che mi ha davvero toccato nel profondo e che ho apprezzato tantissimo sia perchè inaspettato, sia perché mi ricorderà in futuro di aver realizzato una dei più bei sogni teatrali che mai potessi immaginare di portare in scena.

Ho ricevuto una magnifica sorpresa da parte di tutti i componenti della compagnia: uno splendido orologio da polso in cui campeggiano, non a caso, le 12.

Oltre ad essere un oggetto splendido e  perfettamente personalizzato in ricordo dell’evento, mi è stata donata in aggiunta una foto che ci ritrae tutti assieme alle prove con annessa dedica autografa:

“UN PLAUSO UNANIME, SENZA POSSIBILITA’ DI RICORRERE IN APPELLO, ALLA REGIA DI G8″.

Beh che dire: grazie ragazzi, tanta fatica ripagata oltre che dall’applauso del pubblico, anche da una serata che ormai rimarrà incisa nella mia memoria come il numero impresso a lato e in alto allo splendido Chornotech…a ricordarmi che 12 è stata un’esperienza unica ed indimenticabile…una di quelle per cui davvero non vedevo l’ora di rappresentare !

Grazie a Ilaria Verdini, Fabrizia Tonazzo, Andrea Toppi, Patrizia Giacchetti, Dario Bartolini, Tiberio Fiori, Andrea Kiriakakis, Alfonso Napolitano, Bruno Santochirico, Simona Paolella, Alessandro Kiriakakis e Daniele Brunelli,  per aver creduto in questo folle progetto e per avermi permesso di vivere un sogno ad occhi aperti.