Il silenzio degli ignoranti – Quando la cultura dimentica il Terzo Settore

Il silenzio degli ignoranti – Quando la cultura dimentica il Terzo Settore

Negli ultimi mesi, come Claet APS, abbiamo deciso di non restare in silenzio.
Abbiamo scritto (e scriveremo) a decine di organizzatori di festival teatrali: associazioni culturali, APS, ODV, ETS come noi… e anche enti pubblici.

Il tema era (e sarà) chiaro: l’esclusione sistematica, spesso inconsapevole, del Terzo Settore dai bandi (al di là di quelli “interni”) che regolano l’accesso alle rassegne teatrali amatoriali in giro per l’Italia.
Molti prevedono la partecipazione solo per compagnie affiliate a federazioni private di teatro amatoriale, ignorando totalmente la presenza e il valore degli ETS iscritti al RUNTS.

E questo è gravissimo, soprattutto quando a farlo sono enti che fanno parte essi stessi del Terzo Settore o sono istituzioni pubbliche, le stesse che dovrebbero garantire trasparenza, aggiornamento normativo e pari opportunità.


La risposta? Il grande nulla

Abbiamo ricevuto una sola risposta concreta.
In un altro caso, ci è stato detto che le assicurazioni offerte dalle federazioni teatrali sarebbero “più complete” di quelle degli ETS. ❌

Questa affermazione è falsa.

Il Codice del Terzo Settore (art. 18) stabilisce che tutti gli ETS, comprese APS e ODV, devono obbligatoriamente assicurare i propri soci volontari contro infortuni, malattie e responsabilità civile.

Nel nostro caso, Claet APS è coperta da una polizza completa, che prevede:

  • RCT/RCO fino a 2.500.000 € per sinistro

  • Infortuni: 150.000 € per invalidità permanente, 100.000 € per morte, 2.500 € per spese mediche

  • Malattia: diaria giornaliera per ricovero

Queste coperture rispettano pienamente la normativa vigente e non hanno nulla da “invidiare” a quelle delle federazioni teatrali…anzi.


L’agibilità INPS ex ENPALS? Ancora un mito…

Molti bandi continuano a richiederla. Ma è una falsa aspettativa normativa.

Basterebbe fare una semplice ricerca su Google, scrivendo “Agibilità INPS Ex Enpals”, per leggere:

L’agibilità INPS-EX-ENPALS è un certificato che, nel settore dello spettacolo, attesta la regolarità contributiva di un lavoratore, permettendo l’esibizione e il pagamento dei relativi contributi. È un documento preventivo, richiesto dal datore di lavoro o committente prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Questo certificato, rilasciato dall’INPS, è fondamentale per garantire la copertura assicurativa del lavoratore e per permettere all’INPS di verificare la regolarità dei contributi.

Tutto questo vale solo per lavoratori retribuiti.
Se una compagnia è composta da soci volontari – come la maggior parte delle APS e ODV – non esiste alcun certificato da rilasciare.

Abbiamo proposto più volte una verifica diretta con INPS per chiarire questa incongruenza. Ma nessuno ci ha risposto. Silenzio. Anche dopo email, PEC e contatti telefonici.


⚖️ Quando chi fa cultura… dimentica il Terzo Settore

Il paradosso è evidente: chi organizza eventi culturali – pubblici o privati – spesso ignora del tutto la riforma del Terzo Settore, attiva e pienamente operativa da anni.

Non solo non viene menzionato il RUNTS nei bandi, ma si continua a ragionare secondo logiche vecchie di vent’anni.
E spesso lo fanno le stesse realtà che fanno parte del Terzo Settore. Una contraddizione totale.

‍♂️ In molti casi, gli enti pubblici stessi ignorano le nostre segnalazioni, pur sapendo di essere chiamati a rispettare il principio di uguaglianza e inclusione previsto dall’articolo 3 della Costituzione.


✍️ Cosa chiediamo? Una frase semplice

Basterebbe inserire nei bandi una formula come:

“Possono partecipare compagnie affiliate a federazioni teatrali o ETS iscritti al RUNTS (APS, ODV), in regola con la normativa assicurativa prevista dalla legge.”

E basta con l’agibilità!!!

Nessun favoritismo. Nessuna imposizione. Solo correttezza e aggiornamento.


Gli unici esempi virtuosi? Tre.

Ad oggi, possiamo citare solo:

  • Ankon d’Oro ON (il nostro)

  • Ascoli in Scena

  • Avis in Corto

  • e tante promesse di “aggiornamento”

‍♂️‍♀️ Troppo poco, per un’Italia che si dice culla della cultura.


Il teatro è relazione. Anche nelle regole.

Il Terzo Settore non è un ospite esterno del teatro amatoriale: è parte viva, attiva e normativa.
Escluderlo non è una dimenticanza. È una responsabilità.

Noi continueremo a farci sentire. Con competenza, rispetto e determinazione.
Perché fare cultura non è solo salire su un palco. È sapere chi ci sale e con quali diritti.