Per aver disegnato con duttilità, spaziando tra il brioso ed il nevrotico, le molteplici sfumature ed i vari momenti emotivi che il personaggio interpretato richiedeva.
Perché seppur non rappresenti un lavoro squisitamente brillante, affronta un testo che invita lo spettatore alla riflessione sulle questioni fondamentali dell’esistenza, alternando momenti ironici a momenti di profonda commozione,
Perché la scenografia, essenziale ed appropriata, ha assunto un ruolo determinante nella narrazione, accompagnando gli attori nell’espressione dei diversi stati d’animo dei protagonisti, sempre altalenanti tra dramma e commedia.
Per aver reso il personaggio della psicologa, ma anche della madre, in maniera credibile e allo stesso tempo ironica, senza mai cadere nella tentazione della facile caricatura.
Non abbiamo neanche fatto in tempo a lasciarci alle spalle la Stella d’oro di Allerona (TR) e la Torre che ride di Porto Potenza Picena (MC) che è già
Non abbiamo neanche fatto in tempo a smaltire le “fatiche” del festival “Stella d’oro” di Allerona (TR) che è già la volta di guardare-pensare al prossimo gioioso impegno del
Ebbene sì… dopo 7 anni dalla calda estate del 2009, quando calcammo lo stesso palcoscenico con “Xanax”, il CLAET ritorna al Festival Nazionale di Teatro Premio “Stella d’Oro” di
Per l’essenzialità, l’originalità dei materiali, il valore simbolico delle forme e degli oggetti scenici utilizzati in modo funzionale alla narrazione, per l’equilibrio nella gestione dello spazio e l’efficacia della
Per la straordinaria capacità di presentare un’improbabile quanto assurda situazione in maniera tuttavia credibile, emozionante e fortemente coinvolgente, a prescindere dal credo di ognuno. Per la bellezza del testo