Ho deciso di scrivere questo post per dire la mia in relazione alla telefonata che ho ricevuto qualche giorno fa da un volenterosissimo Lorenzo Grozzesi di Ancona che si è presentato al claet come collaboratore dell’azienda Domovip.
Che centra un’azienda con la nostra associazione? Che può volere una realtà business da una no profit come noi?
Uno spettacolo, organizzare assieme un evento magari a scopo benefico…ah sì magari stanno facendo un casting…
Questi e altri sono stati gli interrogativi che mi sono saltati in mente, dopo aver saputo chi fosse il mio interlocutore e per conto di chiamava…ma non potevo immaginare quale sarebbe stata la sua proposta.
In sostanza l’obiettivo della telefonata di Lorenzo era quello di proporci di utilizzare la nostra associazione e i responsabili (tra cui il sottoscritto), come leva di reclutamento sul territorio per garantirsi un pubblico a cui presentare i prodotti aziendali: (letti e matersassi magnetoterapici se non erro).
Come contro partita, l’azienda avrebbe rimborsato al claet , a titolo di donazione o con fattura, 18 € per coppia intervenuta alla serata di presentazione dei prodotti.
La dimostrazione, argomentata da personale specializzato, a quanto detto al telefono, sarebbe stata supportata da annesso rinfresco ed estrazione di un premio (forse un viaggio non ricordo bene) a fine evento , nel caso in cui fossimo riusciti a reclutare gente pari a 10 coppie di persone in su.
Infine Lorenzo, da bravo e simpatico venditore qual’è, ci tiene a farmi presente che l’azienda che propone non fa assolutamente pubblicità e che, facendo moltissime presentazioni sul territorio, possiede una modalità di relazione con il pubblico di sicuro interesse.
Da un punto di vista di approccio telefonico-commerciale faccio i miei complimenti a Lorenzo perché è davvero bravo, simpatico e affabile e non è facile…tuttavia quando ho chiesto come sia stato preso il mio numero di telefono ( si trova facilmente su questo sito e non solo), non mi aspettavo la risposta: “non lo so forse su un volantino etc etc… contatto più di 40 associazione al giorno”!
Ci sono rimasto malissimo!! 😉
…ma comunque, appunto a parte, veniamo a ciò che mi preme di più commentare.
1 La Domivip, a quanto mi è stato riferito nel corso della telefonata, si vanta di non fare pubblicità.
A La cosa tecnicamente non è vera: l’azienda ha un dignitosissimo sito web che è possibile raggiungere qui, fa attività di direct marketing (caro Lorenzo tu sei un promoter favoloso) e operazioni di promozione diretta sul territorio no?
Quest’ultima in particolare è una forma di pubblicità, promozione o comunicazione fra quelle più invasive e non esente da costi!! Per capirci la pubblicità non è solo quella che va in televisione o che trovi nelle pagina pubblicitarie.
Niente di illegale ci mancherebbe anzi!! Però vantarsi di non fare pubblicità non è esatto e poi mi chiedo che ci sarebbe di male nel farla…e che valore aggiunto sia quello di presentarsi alla gente affermando una cosa del genere.
2 L’azienda si propone liberamente alle associazioni no profit.
Fermo restando che chiunque può fare quello che vuole e che non c’è nessunissima violazione di nessunissima legge nel proporsi in questo modo e considerando che la Domivip non è la sola ad aver addotato questo sistema, credo non ci sia nulla di male se il sottoscritto “approfitti dell’occasione”, per esprimere, altrettanto liberamente, le proprie considerazioni.
A Personalmente credo che queste forme di promozione siano troppo invadenti perché fanno leva sulle relazioni delle persone (non essenzialmente soci) nelle associazioni, che sono regolate da equilibri di natura spesso amicale che in generale credo sia un peccato mercificare.
B Credo che alle aziende che adottano questo sistema ovviamente e giustamente importi del proprio business e non delle relazioni delle persone nelle associazioni…motivo per cui credo sia bene che procedano ognuno per la propria strada fatto salve alcune rarissime eccezioni.
C Oggi esistono tantissimi strumenti per dialogare direttamente con le persone (blog, social network etc etc)…da un’azienda, personalmente, mi aspetto che investa in questi modi alternativi per farsi conoscere (se non vuole o non può fare la classica pubblicità), piuttosto che contattare le associazioni per fare presentazioni….sarebbe interessante vedere cosa dice la gente dei prodotti proposti…
Tutto questo per dire che ognuno si sceglie la modalità di marketing che vuole, tuttavia a me oggi (2012) questa proposta da la sensazione di essere, oltre che terribilmente invasiva, anche obsoleta e poco edificante.
D Sui prezzi proposti di rimborso o guadagno della compagnia: di 18 € a coppia intervenuta a titolo di donazione o con fattura ( sono la stessa cosa??)…se a qualcuno può sembrare una bella occasione a me sembra davvero poco.
Infatti il costo contatto certo di 9 € a persona, al di là del fatto che io non proporrei la cosa neanche per 2000 € a coppia per i motivi suddetti, è davvero un prezzo di mercato basso e non c’è rinfresco o premio che possa giustificare un esborso così minimo.
Mi sembrava doveroso esprimere quanto detto, in caso ci sia qualcuno che abbia qualche cosa da dire sarò ben felice di confrontarmi con lui.
In ogni caso adesso sapete perché al claet, se ci vedremo, sarà solo perché avremo piacere di stare assieme e perché, se mi arrivasse un invito di questo tipo, declinerò l’invito per fare altro… magari per guardare e commentare l’ultima pubblicità di una nota azienda di materassi!! 😉
Loretta
Salve
deduco che lei sia il presidente di questa associazione se di associazione stiamo parliamo
io sono un organizzatrice di un’altra azienda dello stesso settore e faccio questo lavoro da parecchi anni
ho letto il suo articolo mentre stavo ovviamente cercando nominativi di associazioni in internet e comunque, non si trovano solo qui ma anche andando al comune dove sa benissimo che tutte le associazioni nel territorio sono iscritte obbligatoriamente all’albo delle associazioni di categoria , tra cui volontariato , culturale , sportive e di ordine religioso e per legge tutti possono visionare questi elenchi , in questo modo si viene a conoscenza dei vari numeri e nominativi per noi della categoria organizzatori e non venditori ci tengo a precisare , quindi Lorenzo è un organizzatore.
Se l’organizzatore della Domovip Lorenzo ti ha detto che in queste serate non faremo pubblicità …mi sembra una cosa impossibile, non fraintenda non metto in dubbio le sue parole , piuttosto credo che ci siano state delle incomprensioni fra voi e le spiego anche il perché , questo tipo di serate che si propongono alle associazioni sono chiamate da noi proprio serate pubblicitarie promozionali, dove si propone in modo diretto la nostra azienda , ma non invasivo come dice lei , per il semplice fatto che nessuno obbliga a fare nulla contro la sua volontà , se viene identificata come invasiva allora sono invasivi anche i messaggi promozionali in televisione che durano un quarto d’ora, ma ognuno è libero di cambiare canale quando vuole, come voi siete liberi semplicemente di non aderire alla proposta come fanno altri.
La differenza fra le due cose sta in questo: in televisione si paga le agenzie pubblicitarie mentre noi paghiamo le associazioni che aderiscono all’idea ma pur sempre si paga e un’altra cosa ci tengo a precisare noi paghiamo e voi riscuotete , come le agenzie.
Sicuramente Lorenzo le avrà certamente detto che nelle nostre serate nessuno è obbligato ad acquistare nulla quindi la proposta era senza vincoli di acquisto e ne tanto meno visite a domicilio nelle case degli invitati , perché noi non chiediamo nominativi in serata ….. più tutelati di così !! .. quello che realmente chiediamo è la presenza di almeno 10 coppie per dare un senso allo spostamento dei nostri Relatori , che sono persone che lavorano come tutti.
Credimi fino ad oggi le associazioni per la maggiore parte hanno approfittato di questo tipo di pubblicità e non hanno polemizzato assolutamente sul fattore amicizia ma lo hanno fatto per una giusta causa, magari per arrivare a recuperare soldi per aiutare persone in difficoltà come mi è capitato , oppure acquistare materiale per le loro sedi , perché grazie a noi si sono autofinanziati visto che dal comune non arrivavano più fondi ! addirittura ora che ci hanno preso l’abitudine ne fanno anche più di 5 l’anno !!
e non dicono che 18 euro a coppia sono poche , perché allora mi fà pensare che anche lei sta commerciando !?
noi per esempio paghiamo 25 euro a coppia e se si arriva a 24 coppie diamo 600 euro! veramente uno schifo per stare seduti un’ora e alla fine mangiare qualche pasticcino stando insieme ad amici per conoscere una nuova azienda.! si si veramente uno schifo, paragonando al fatto che un operaio ci mette 20 giorni per arrivare a guadagnarle queste 600 euro!!
Probabilmente nella vostra realtà di associazione non avete problemi di entrate ..
Io mi permetto di commentare in questo sito perché sono argomenti che conosco bene e riesco a vedere tutte le sfaccettature di questo settore !
Ma non mi permetterei mai di leggere quello che nella vostra associazione o claet organizzate e criticare o emettere opinioni sbagliate , sul vostro lavoro semplicemente perché non ho una conoscenza dei fatti reali, ma solo parziali e magari interpretati erroneamente .
Tutti hanno il diritto di esprimere opinioni e liberi di scegliere , per questo le dico che se un giorno mi capiterà di fare una telefonata alla suo claet verrò volentieri solo a prendere un caffè.
Saluti Loretta
Diego
Salve Loretta!
Anzitutto grazie per aver commentato questo post.
Le rispondo non da vicepresidente dell’associazione ne da addetto ai lavori in comunicazione ma da mera persona.
Le dirò le azioni migliori in comunicazione mi sono riuscite quando ho vestito i panni proprio dell’ultimo personaggio…rimanendo in fatto di teatro…;)
Anzitutto preciso che non c’è bisogno di andare in comune o prendere chissà quale elenco di associazioni chissà dove per trovarci…basta cercare “teatro amatoriale ancona” o marche su google e compariamo fra i primi risultati…segno che vogliamo farci trovare! Se considera che c’è anche il mio telefono…va da sé che non facciamo opposizione al contatto esterno anzi!
Poi non deve demonizzare la pubblicità cito “Se l’organizzatore della Domovip Lorenzo ti ha detto che in queste serate non faremo pubblicità…” però poi dice “serate che si propongono alle associazioni sono chiamate da noi proprio serate pubblicitarie promozionali” 😉
Anche Lorenzo quasi ne faceva un vanto, quando mi ha chiamato, sul fatto che la vostra azienda non fa pubblicità…però poi di fatto è quello che fate come lei dice! SERATE PUBBLICITARIE PROMOZIONALI
Vede io sono pubblicitario da tanti anni (magari fra i più scarsi chissà) e come saprà le forme promozionali sono le più disparate…
Quello che ho scritto non è stato mosso tanto dal fatto che mi sono sentito toccato nell’orgoglio di categoria, ma quanto dal fatto che proprio non mi vanno giù un paio di cose…libera di non concordare ben venga.
E sono
1 Il fatto che dite che non fate pubblicità quando invece la fate e questo a mio modo di vedere non va bene….dite quello che fate, non abbiate paura!! Non c’è nulla di male!! Facciamo pubblicità nelle associazioni! Vi avrei detto di no al claet ma vi avrei “digerito meglio” non so come dire.
2 Considero questa modalità promozionale fra le più invasive e poco rispettose dei rapporti fra le persone che stanno assieme per amicizia.
Sul punto 2 mi spiego bene.
Per invasiva intendo quella forma di pubblicità che punta ad appiopparti per forza di cose un prodotto, che ti spinge ad andare in un posto, a fare in modo che altri ti ci portino…altri di cui ti fidi e a cui magari fai un favore anche se la cosa al momento non ti interessa.
Questa è pubblicità invasiva non ne conosco una forma “più forte di questa”.
Quella che c’è in televisione ha un’altra funzione…e potrei andare avanti una settimana ma mi fermo qui.
La prego di capire bene che quando dico PUBBLICITA’ INVASIVA non sto parlando di obbligo a comprare o ad ascoltare…ci mancherebbe stiamo parlando di promozione non di minacce!
In merito al fatto del rimborso..beh che dire..conosco i costi della pubblicità..voi fate giustissimamente i vostri conti e avrete visto che in questo modo ci sono degli indubbi vantaggi…ben venga!!
Non sono paragonabili ai benefici che possa avere un’associazione a mio avviso…felice di sbagliare!
In ogni caso ciò che l’associazione può ricevere in fatto di rimborso non la pagherà mai a livello di reputazione persa con i suoi soci od amici…ha mai provato a sentire cosa dice la maggioranza delle persone intervenute a fine di serate simili a quelle che proponete?
Succede un po’ come in questo blog.
Se si fa un giro nei social degli intervenuti magari può capire meglio quanto le dico…magari ho lanciato l’idea! 😉
E’ gratis può farlo da sola e costa nulla.
Ora, scambio dialettico a parte, era per dire che al vostro posto comincerei a riflettere, sul reale valore del rispetto dei rapporti fra le persone nelle associazioni prima di tutto (che non significa solo nel considerarli liberi di acquistare o meno i vostri prodotti o di accettare o meno le vostre serate..spero sia chiaro questo).
E tutto ciò al di là di qualche commento negativo magari su un blog come questo che non si fila nessuno, ma per voi, per tornare a fare candidamente quello che fate…vendere e proporre prodotti come è giusto che sia e come vi auguro che continuiate a fare per tantissimo tempo.
Cercate di trovare il gusto di diventare interessanti, di capovolgere il paradigma…di fare in modo che sia la gente a volervi seguire… e non a ricorrerla in questo modo gli strumenti ci sono!!
E davvero costano meno di quel caffè che vorrei offrirle da noi ma nella nostra associazione non ce ne sarebbe la possibilità, per cui sarà per un’altra volta.
In bocca al lupo!
Loretta
Ancora una volta non faccio che ripetere che
tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni
positive o negative esse siano…
ma comunque vada rimarranno sempre e solo opinioni,
la macchina gira e se gira è solo perché non tutti la pensano alla stessa maniera ,ormai sono più di venti anni che esistiamo e ogni anno sento sempre dire le stesse cose! è statistica ogni 40 mila persone esistono circa più di mille associazioni , e se ci hanno accolto per venti anni un motivo ci sarà , ho dei presidenti che fanno serate con la mia azienda anche 3 volte lo stesso anno e come vede non esiste per loro nessuna etica o mancanza di rispetto!
sicuramente non dico che questa forma pubblicitaria non andrà a sparire , ma non sarà un problema per noi, perché sarà pronta un’alra innovazione.
Il mondo va avanti e ormai il nostro Lupo è morto e sepolto da tempo.
Non si preoccupi per il caffè non ci sono mai venuta fino a oggi ! andrò dove me l’hanno sempre offerto.
ancora un saluto!
Enzo
Salute a tutti
ho letto le vostre conversazioni,per caso
sono un presidente che abitualmente organizza queste serate, faticosamente ma ci siamo sempre riusciti a volte con più e a volte con meno coppie , ma i soldi ci servono e finché ci sono le dobbiamo fare!
nella nostra associazione cerchiamo di sensibilizzare i nostri soci per delle opere che ci servono per l’utilizzo nella comunità stessa , se organizziamo qualche manifestazione ..siamo sempre gli stessi a lavorare , se chiediamo un contributo in beneficenza per qualcosa che poi utilizzano tutti , ci sono sempre polemiche da parte di tutti, specialmente da chi poi non partecipa mai !!! reputazione parli tu? rispetto?? ma di cosa stai parlando? la gente che sputa sul piatto dove mangiano non merita nessun rispetto!!
caro Diego io non so in quale associazione fortunata sei , ma la nostra l’unico rispetto da dare è uno solo quello di chiudere tutto e ognuno pensi per se stesso che credo proprio sia l’unica cosa.
sei fortunato che ti trovi nella condizione di rifiutare con la puzzetta sotto al naso queste opportunità e non metterti a criticare i sacrifici che si devono fare gli obbiettivi da dare tutte queste cavolate , per non dire cazz… perchè sul fatto della gente che parla e che si lamenta dopo queste serate, a noi soci ma parlo di quelli attivi quelli che si sbattono veramente , non ce ne importa proprio più nulla , perché il rispetto va meritato e le persone che sono solo buone a criticare non se lo meritano proprio.
ogni cosa che noi facciamo ci sono polemiche e critiche per non parlare anche di cattiverie ,poi però quando abbiamo raggiunto la possibilità di apportare delle migliorie finalmente indovina chi sono i primi ad utilizzarle?? si proprio quelli che criticano .
speriamo che queste aziende reggano ancora per molto perché a noi associazioni questi soldi ci hanno fatto comodo sempre!!
signora Loretta non so dove si trova lei ma se vuole un caffè glie lo offriamo noi !
ciao Enzo
Diego
Gentile Loretta
Il blog è aperto proprio al fine di concedere il confronto e la conversazione…e vedo che per questo funziona egregiamente.
In fatto di etica, ribadisco, che prendere di mira le associazioni, (intese come target marketing sia chiaro), che dovrebbero avere come UNICO scopo quello di stare simpaticamente assieme e fare attività, facendo leva sia sulla loro “fame” che sulla loro diffusione capillare sul territorio mi lascia profondamente perplesso.
E a mio avviso ad oggi (anno 2012) è una tecnica di vendita, di promozione, di marketing obsoleta al di là dei numeri che solo voi sapete se siano all’altezza di considerarla tale.
Io il mio consiglio l’ho dato veda lei se sia il caso di scartarlo a prescindere.
Il fatto che sia molto tempo che lo strumento (presentazioni promozionali) funziona e mi auguro per voi che funzioni ancora per molto, non significa che non possa essere criticabile…possibile che io sia il solo?
Magari è proprio così!
E comunque coloro che apprezzano la vostra modalità di approccio hanno tutti il mio assoluto rispetto pur sostenendo tesi diverse dalle mie.
E concludo, con una considerazione che credo sia molto importante e che va al di là delle mere e opinabili riflessioni.
Ad un’associazione no profit, come nel nostro caso, non è concesso per legge ricevere compenso per attività che non siano direttamente collegabili a quelle indicate nello statuto.
Per capirci, noi facciamo regolare fattura o riceviamo rimborso spese documentate SOLO per attività teatrali.
Al massimo riceviamo sponsorizzazioni ai fini di uno spettacolo teatrale documentato.
(Dal 1987 per noi funziona così e speriamo di andare avanti).
Questo per dire che al di là del fatto che personalmente ribadisco la nostra contrarietà a proposte di presentazioni pubblicitarie nella nostra sede, di fatto, accettando la presentazione promozionale, sostanzialmente riceveremo un compenso che genererebbe profitto (con che motivazione poi?)…
Verrebbero meno i capisaldi della nostra associazione “non a scopo di lucro”: a voi non succederebbe nulla, ma a noi, a ragione o a torto, potrebbero sorgere dei problemi.
Non voglio entrare in merito a ciò che fanno gli altri o ciò che fate con gli altri e non voglio esprimere considerazioni di altro genere e su cui ho una competenza limitata…tuttavia sono costantemente in contatto con la FITA (come avrà visto dal blog) sia a livello regionale che a quello nazionale che è un’organizzazione che nella nostra regione conta circa 90 compagnie e a livello nazionale più di 1200.
Questo per dirle che mi informerò meglio con il loro legale se, in questo caso, ho fatto considerazioni assolutamente fuori luogo.
Tutto ciò al solo fine di essere sempre più tutelati anche a livello amministrativo…e magari chissà la cosa potrebbe aiutarci tutti a far luce su un argomento comunque molto interessante e che merita attenzione.
Per il caffè mi dispiace che se la sia presa…veramente… e mi dispiace…solo che come dice lei non conosce bene la nostra associazione e non può sapere che realmente non avremmo nessuna possibilità di offrirglielo.
Saluti
Loretta
ciao Enzo
non preoccuparti se non sono io a venire a prendere il caffè, sarà certamente qualche altro collega e sarà come se lo avessi già preso, grazie per il suo interessamento.
Mi dispiace di questa fatica che tutti voi delle associazioni fate per tenere attive le attività per il bene di tutti, ma purtroppo ne sento veramente molte di queste tristi storie credimi.
Spero infinitamente che le cose cambino, ma oggi con tutti i problemi che ci sono in Italia, le persone si chiuderanno sempre più in se stesse e nei loro problemi a volte causati proprio dalla paura di un futuro incerto.
Le auguro infinitamente il meglio per lei e la sua associazione!
…per Diego invece, non me la sono assolutamente presa per il caffè, con la battuta ho voluto semplicemente dirle che tante associazioni come la sua non hanno accettato queste proposte che facciamo, altre invece si ..e per questo che le ho detto che in più di mille associazioni vado ovviamente in quelle che mi fanno lavorare ovvio, io vivo solo di questo lavoro.
Comunque Diego volevo ancora dire una cosa che forse mi sono spiegata male …io da organizzatrice alle associazioni ho proposto sempre serate Pubblicitarie per la nostra azienda !! e mai il contrario
Se Lorenzo dice o si vanta che non facciamo Pubblicità sicuramente sta sbagliando a dire così, la giusta definizione è che noi non facciamo pubblicità attraverso giornali o televisioni..usiamo un’altra politica , ma sempre pubblicità facciamo….
ok Diego non preoccuparti non me la sono assolutamente presa ripeto c’è la libertà della parola!
comunque se un domani non sia mai ci incontrassimo esistono anche i bar!! 🙂
Una buona giornata!
Diego
Ciao Enzo!
Ho letto con attenzione quanto hai scritto.
Io ho espresso un mio giudizio su queste pratiche sia come
vicepresidente della mia associazione che soprattutto come persona.
Come tu accetti le presentazioni nella tua associazione e sei libero
di farlo e di fare le tue considerazioni, noi facciamo le nostre.
Sono stato a serate come queste e le reazioni della gente a fine
serata, compresa la mia, non sono quasi mai per la maggior parte positive.
Questo è un fatto…poi che per quieto vivere si faccia buon viso a
cattivo gioco ci sta ma intanto, tutti sappiamo qual’è è il pensiero
della stragrande maggioranza degli intervenuti.
Pensati come invitato…rifletti e non dirmi che andare alle
presentazioni di cose di cui nella maggior parte delle volte non ti
interessa nulla è piacevole!
Mettici in più che vai a perdere tempo “obbligato” da un amico o
conoscente…tu come considereresti chi ti ha invitato?
Un approfittatore, uno che si fa pochi scrupoli, uno che ha bisogno
del tuo tempo per fare gli affari dell’associazione!
Ti farebbe piacere? Davvero!? Manterresti con lui la stessa stima di sempre (ammesso che ci sia), indipendentemente dal fatto che tu possa accettare o meno di partecipare ad una serata promozionale?
Ecco cosa intendo per reputazione…ma non è tutto!!
Tutto ciò al di là del fatto che poi qualcuno compri qualche cosa…o che ci vada per scelta.
Ho assistito e ho prova di molti rapporti incrinati o finiti male
(magari sarebbero finiti male comunque sia chiaro) proprio per questo
tipo di azioni.
Credo sia umano pensare…cose come questa: perché mi vuoi alla tua presentazione perché
ci vuoi guadagnare? E perché proprio con il mio tempo?
Un amico o un socio io l’invito a mangiare una pizza a pensare e a parlare di teatro che è quello per cui “stiamo insieme”…e mi fermo lì…se altri fanno
altro non li giudico…io dico la mia però!
Senza ipocrisia e candidamente…mi metto nei panni dell’altro e provo
a pensare a come ragiona…a me scoccia perdere tempo non so tu!
Speculare sulle amicizie e sulle conoscenze a me non piace e non è un
fatto di sputare sul piatto dove mangio come dici tu e non risiede
neanche nel fatto che navighiamo nell’oro credimi!
Non ho la puzza sotto al naso esprimo candidamente ciò che penso (il
conto in banca della nostra associazione ne è prova) ma se ti piace
pensarla in altro modo…sai come diceva Pirandello no! Così è se vi
pare!
Ritengo tu abbia altri tipi di problemi nella tua associazione non
credo siano da abbinare a quello di cui parliamo…
Potrei sbagliare sia chiaro!
Concludo.
Nel nostro caso, di associazione no profit, non possiamo
ricevere compenso per nulla che non sia attività teatrale.
Un compenso di altro tipo non giustificato , come nel caso di una sponsorizzazione non finalizzata a qualche cosa di documentato, potrebbe metterci nei
guai e non vogliamo correre rischi…tu magari non hai di questi problemi.
E comunque l’ultimo aspetto non tocca di una virgola la mia assoluta
contrarietà ad una modalità di vendita che sa di vecchio e che continua
a rincorrere la gente la dove sa che si raduna, dove sa che è più
“debole” e bisognosa.
Sono un addetto ai lavori in pubblicità e certi atteggiamenti potevo
accettarli 20 anni fa oggi no.
Molta gente si lamenta come me di quanto dico…lo sta cominciando
anche a scrivere… non ci credi? Basta solo cercare in rete…
Quando saranno a centinaia (bastano anche meno) a scrivere che la sera
si vengono a “rompere” nella tua associazione che reputazione vuoi che avrà la tua organizzazione?
Pensaci!
Considera poi che le presentazioni passano e non se le ricorda più nessuno, ma i commenti della gente in rete rimangono!
Sicuro che non bisogna fare attenzione?
Se fossi un’azienda io mi comporterei in maniera diversa per rendermi
interessante e non andrei a infastidire le persone dove si raduna per fare “altro”, ma ognuno è liberissimo di adottare la politica che vuole.
Da associazione rimando al mittente certi atteggiamenti: sia per l’integrità di rapporto che voglio mantenere con i soci/amici, sia per evitare problemi
amministrativi che costerebbero di più delle 600 euro che potremmo guadagnare benché non facciamo attività per quest’ultimo fine!
Pensa infine al motivo per cui è nata la tua associazione…per fare quello che è brava a fare o per ospitare presentazioni pubblicitarie?
Se penso che sono obbligato a dare spazio al consiglio per gli acquisti perché qualcuno mi dice che gli enti non pagano etc etc e che c’è crisi e che i
soldi che mi offrono sono una ghiotta occasione io dissento.
Per me chi vende e tira l’acqua al suo mulino, giustamente e con tutta la mia stima e rispetto, non può tener conto del vero senso dell’associazionismo e dello spirito che le anima…altrimenti oggi farebbe scelte diverse…o almeno mi piace pensare così.
In ogni caso posso dimostrare, fatti concreti alla mano, che anche in tempi di crisi si sopravvive se credi in quello che fai…per guadagnare c’è il lavoro…quello vero ahimè.
Il claet fa teatro AMATORIALE da 25 anni, quando non ce la faremo più
significherà che sarà calato il sipario… ma lo spettacolo fino a quel
momento sarà andato in scena senza interruzioni.
Buone cose.
Diego
Gentile Loretta
Alla fine mi fa piacere che abbia trovato un potenziale nuovo contatto…parlare in rete serve! 😉
Le faccio i migliori auguri…il lupo è già morto…per il proseguo della sua attività e le auguro prosegua sempre più in modo “migliore”… dia lei il senso più giusto al termine…come la penso è inutile ribadirlo.
Mi fa piacere se non altro che ammetta che è giusto chiamare le cose con il proprio nome: promozione-pubblicità (DITELO)…fa bene a tutti mi creda…lei vive dei prodotti che vende grazie alla loro visibilità…e chi meglio di me può capirla che campo di marketing pubblicità e vendita?
Se un domani ci incontrassimo al bar avrei solo che piacere di offrirle un caffè: da persona a persona o da venditore a compratore e viceversa…
lasciando fuori l’associazionismo però…quello serve solo a chi lo fa per stare in una famiglia più grande della sua…il commercio li, a mio avviso e con tutto il rispetto del mondo, ci sta come i cavoli a merenda.
Alla prossima.
Diego
Ah Enzo!
Se vuoi continuare la conversazione ti prego di identificarti, rilasciare un indirizzo di posta elettronica valido e di fare il nome della tua associazione.
In altro modo non potrò più pubblicare i tuoi post.
Ciao
Gabriele Aprile
Buona sera Diego e buona sera anche agli altri utenti intervenuti (se mai qualcun’altro oltre a Diego leggerà il mio commento!).
Mi chiamo Gabriele Aprile e per professione faccio il consulente esclusivamente per gli enti non profit (Associazioni). Ho trovato il Tuo articolo eseguendo una ricerca in quanto stiamo finendo di editare un libro (siamo anche casa editrice) sulla comunicazione per gli enti non profit (argomento non così chiaro, soprattutto leggendo i verbali degli accertamenti rivolti anche alla pubblicità prodotta dalle Associazioni).
Ciò premesso, ho letto con attenzione l’articolo ed i commenti e, senza entrare nel merito delle opinioni di ognuno, mi permetto di chiarire alcuni concetti:
1) donazione (attività istituzionale) e fattura (attività commerciale) sono due cose completamente differenti. Nel primo caso, si tratta di un’entrata detassata per legge (al pari di quote sociali e quote attività), per poterla ricevere è sufficiente il c.f. e non deve essere erogata in cambio di un corrispettivo (deve essere un contributo liberale sia nella forma che nella sostanza). Nel secondo caso, si tratta di attività commerciale, è necessario oltre al c.f. anche la p. iva e viene collegata ad una controprestazione. Visto che viene definita la controprestazione e anche l’importo (18 euro a coppia), a mio avviso non si può trattare di una donazione.
2) in riferimento all’obbligo di iscrizione ai registri comunali di Loretta, volevo solo precisare che l’iscrizione al registro delle APS, al registro delle ONLUS, al registro delle OdV è obbligatorio, ma ad esempio l’iscrizione al registro comunale (o delle associazioni sportive o culturali) per le sportive o le culturali non è obbligatorio. Sul web pertanto non è possibile trovare la totalità delle Associazioni.
3) Mi piace molto Diego il fatto che ribadiate sovente che i Vostri scopi sociali siano ben definiti e da questi non volete discostarVi. Volevo solo notificare che le Associazioni possono svolgere attività secondarie e sussidiarie all’attività istituzionale, pertanto è possibile organizzare questi momenti di incontro. Resta comunque il fatto che possiate scegliere (e condivido) di non svolgere queste serate d’incontro per non rubare tempo ai soci in attività non istituzionali.
Nella speranza di una crescita reciproca, porgo i migliori saluti,
Gabriele Aprile
Diego
Ciao Gabriele!
Ma che riflessione interessante.
Così sì che si cresce…i nostri complimenti.
Credo che il nostro messaggio sia arrivato forte e chiaro al di là degli aspetti burocratici di queste o di altre pratiche similari….ed in questa fase è quello che più ci stava a cuore.
Grazie per la tua attenzione e per le tue preziosissime info.
Gabriele Aprile
Ciao Diego.
Figurati, è stato un piacere.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore quesito sull’Associazionismo. Se mi è permesso, lascio quindi il mio indirizzo di posta elettronica, in modo che chiunque abbia necessità di un supporto possa scrivermi (ovviamente Tu in primis).
A presto.
Gabriele Aprile
gabriele@movidastudio.it
p.s. peccato che non mi arrivino le notifiche quando ci sono repliche alla discussione 🙁 è possibile fare qualcosa?
Diego
Fai pure pubblicità “occulta”..scherzo eh!
Semmai fosse è tutta strameritata 😉
No non mi risulta sia possibile avere delle notifiche tipo facebook…a meno che si decida di spostare la conversazione in modalità integrata proprio sul social…probabilmente si riuscirebbe ad ovviare al “problema”.
Alla prossima e buon lavoro!