Premio miglior spettacolo al “Marche in…atti”. Selezione nazionale. (Oh Dio mio!)

L’affiatamento e la perizia interpretativa dei due protagonisti, che spiccano per naturalezza,efficacia e misura, sottolineano con garbo un testo singolare e di straordinaria presa, in un gioco di intelligente mediazione tra autrice (tra i più originali drammaturghi contemporanei) e spettatori.
Il non facile compito interpretativo è affrontato con sicurezza e fluidità; a coronamento di un lavoro riuscito e di impatto, una scena sobria, ma efficace e soprattutto le altre due presenze femminili: una bambina autistica che sa emozionare tanto quanto la brava cantante, alla quale è affidato il leitmotiv dello spettacolo.